"È bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio."
Inizia così il piccolo gioiello letterario "L'arte di tacere" dell'abate Joseph Antoine Tousaint Dinouart (Amiens, 1716-1786) ecclesiastico «mondano» ed enigmista del secolo XVIII, canonico di Saint-Benoît di Parigi. Scrisse sui più svariati argomenti, soprattutto sulle donne - compresi rifacimenti di opere altrui che gli guadagnarono il titolo di «Alessandro dei plagiari» -, e pubblicò nel 1749 un "Trionfo del sesso" (dove sosteneva se non la superiorità della donne almeno la lo uguaglianza) a causa del quale entrò in grave attrito con la sua gerarchia.
Un libro che Silvio certamente non ha letto, viste le gaffe che snocciola continuamente, ma quella a proposito degli stupri ("Dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze") è talmente di cattivo di gusto da rendere solo fieri di non aver votato nè lui e i suoi domestici nè gli sciocchi masochisti cattocomunisti fautori dell'immigrazione "selvaggia".
26.1.09
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