
Abbiamo più volte riportato nel blog le promesse degli amministratori sulla data di apertura, promesse regolarmente sbugiardate dalla realtà senza che questo sputtanamento impedisse di esibirsi, dopo qualche mese, in nuove promesse a vanvera.
Ma accanto a questa farsa comunicativa sarà bene ricordare la gigantesca lievitazione dei costi a botte di centinaia di migliaia di euro ogni volta.
A proposito: la canzone di cui ho riportato il primo verso si intitolava Eppur mi son scordato di te; vediamo di non scordarci anche di questa vicenda, scandalosa e ridicola, alle prossime elezioni.
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