
Un bell'articolo di Marcello Veneziani sul
Giornale di ieri ricorda il quarantesimo anniversario della morte di Yukio Mishima e il senso che questa sua scelta ebbe per molti militanti della estrema destra italiana in quegli anni di ferro e di fuoco. Ogni tanto occorre ricordare, per porre le giuste distanze esistenziali con i traffichini della politica, i dilettanti allo sbaraglio, i pagliacci di vario colore.
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