Le parole grassettate credo descrivano meglio di tanti discorsi la strategia cinese a Prato e in generale in Italia. Gli insediamenti avvengono dove vi sono condizioni ottimali, preesistenti o create dall'ignavia dei governanti autoctoni.
E quale situazione migliore di quella di uno Stato, l'Italia, che non avendo sollecitato e stipulato un trattato sul riaccoglimento in Cina dei clandestini espulsi, assicura loro l'assoluta impunità?
Per rendere efficaci le espulsioni occorrerebbe che chi è al governo stipulasse quel trattato; il resto, compresi i roboanti proclami preelettorali restano solo chiacchiere da bar; che tra l'altro diventano, sempre più numerosi, a gestione cinese.
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