17.11.08

Prima gli Italiani!

La crisi economica, innescata dalla finanza speculativa, avanza colpendo non solo gli strati più poveri della popolazione, ma mordendo ormai anche la piccola borghesia, gli artigiani, le piccole imprese soprattutto a carattere familiare.
Per la prima volta i figli hanno la concreta prospettiva di stare peggio dei loro padri; ai ragazzi, oggi, si sta rubando il futuro.
Tutto ciò è stato reso possibile dal dilagare del liberismo selvaggio (a proposito dove erano i sindacati?) e dalle sue conseguenze, tra cui l’immigrazione incontrollata (dove sono finite le promesse di Berlusconi -vergognosamente disposto a dare 5 miliardi di dollari a Gheddafi- di bloccare l’arrivo di clandestini?).
L'arrivo di braccia a basso costo falcia i salari sotto i normali livelli di vita, creando disoccupati italiani, giovani ma anche in età adulta e con famiglia a carico.
Quello che nessuno dice è che la riduzione del "costo" del lavoro pone i costi sociali per l' assistenza ai migranti a carico di tutti i cittadini italiani che pagano per avere sempre meno.
Molti si stanno chiedendo se è lecito continuare a fornire servizi gratuiti a tutti, se ci si deve sempre veder scavalcati nelle graduatorie o se non sia giunto il momento di dire chiaro e forte “Prima gli Italiani”.
Questo vuol dire che per l’assegnazione di posti di lavoro, per l'utilizzo dei servizi sociali e sanitari, case popolari, asili, sussidi ecc deve essere previsto un forte punteggio favorevole per i cittadini italiani.
Alcuni comuni si sono già avviati su questa strada; se si vuole si può.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravissimo, quoto tutto, priorità ai padroni di casa! Chi vuole aiutare questi preziosi e freschissimi "migranti", vada nei loro paesi col proprio denaro, senza pesare prepotentemente sulla collettività! Abbiamo già tanti problemi da risolvere, la nostra malavita locale di cui occuparci, i nostri bisognosi da aiutare per pensare di regalare case ai rom (pazzesco è dir poco) e servizi a scrocco per qualsiasi pezzente che pretende di immigrare quì. Basta migranti, basta rom, padroni in casa nostra.

Ste ha detto...

Beh basterebbe legiferare con accortezza,come nel resto della comunità europea,basta girare un po' per l'Europa e ci si accorge che nei paesi limitrofi esistono delle leggi che le persone rispettano,non leggi che i nostri concittadini ogni giorno cercano di aggirare.Probabilmente,se la cultura in Italia insegnasse agli italiani per primi,che tutti dobbiamo pagare le tasse(e magari anche le multe quando capita)non ci sarebbero al governo i furbetti di sempre e le amministrazioni locali sarebbero costrette a prendere a esempio i nostri parlamentari,ma con gli esempi che abbiamo avuto fin'ora,quando tutto il mondo ci ammira per l'arte e per la cucina,ma ci ride dietro per l'esempio di amministrazione che votiamo ognio giorno senza muovere un dito,come dare torto a questi migranti,tanto in Italia,sono per primi molti italiani a non rispettare le leggi,quindi il nostro paese rappresenta una valida alternativa per i vagabondi.