29.6.11

L'ascia e raddoppia

Questa sera si riunirà, immagino nel consueto grigiore di un salone senza pubblico, il Consiglio comunale di Carmignano. Oltre ad alcuni adempimenti formali andrà in votazione una delibera che, con la consueta scusa della scure dei tagli governativi ( ma quando il centrodestra si deciderà a cacciare Tremonti e a smascherare la bufala del debito pubblico?), raddoppia paro paro l'addizionale Irpef comunale. Altrimenti saranno costretti a tagliare i servizi sociali ecc... Invece, caso strano, i soldi per progetti faraonici e iniziative mondialiste e cattocomuniste non corrono mai alcun rischio; come mai?

27.6.11

Il quadro della situazione

Da qualche giorno non scrivevo sul blog nella speranza che gli esiti delle amministrative e dei referendum avessero avuto qualche effetto sulla classe dirigente del centrodestra. Ma col passare dei giorni mi sembra che nulla dia il senso di quanto sta avvenendo meglio di questo quadro di Bruegel il vecchio intitolato La parabola dei ciechi, ciechi che guidano ciechi, il primo finisce nella fossa e gli altri lo seguono. Non occorre aggiungere altro.

21.6.11

Primarie per il Pdl

I dirigenti (o digerenti?) del Pdl sono ancora sotto choc per le batoste delle amministrative e dei referendum; ma naturalmente si guardano bene, ad esempio, dal riflettere sulla nefasta influenza sui risultati delle improvvide esternazioni del loro padrone. Non parliamo di dirglielo in faccia. Esaurito il repertorio di scuse di cui si vergognerebbe il Pierino di Alvaro Vitali , adesso hanno scoperto un nuovo giocattolo: le primarie. Ovvero quella ridicola amerikanata con cui vengono effettuate le nomination dei candidati a cariche elettive locali (isole incluse ma premier ovviamente no). La celebrazione e la consacrazione dell'idea che i cittadini possono occuparsi solo occasionalmente di politica ( e neanche tanto volentieri come fanno i cabrones moderati) con la stessa logica personalistica del televoto. Naturalmente idee semplici ed efficaci per la selezione della classe politica, ma blasfeme, come il ritorno al voto di preferenza, sono subito esorcizzate dal clero berlusconiano sia di rito farsitaliota che exANale. Per non parlare del ritorno alla forma-partito classica con tanto di strutture gerarchiche costruite, e cambiate, a partire dalla base a suon di tesseramenti e congressi. Come si faceva ad esempio nel vecchio cattivissimo fascistissimo MSI dove si discuteva, a volte a seggiolate, ma si faceva politica sul serio e gente che oggi occupa cariche di grande rilevo non sarebbe stata ritenuta idonea nemmeno a fare il segretario della sezione di Monculi di sotto. Ma suvvia non pretendiamo troppo; questi sono ancora all'abc della politica (malgrado fra di essi abbondino i pluriripetenti); giusto quindi che vadano alle primarie; speriamo imparino qualcosa.

20.6.11

Meglio Pontida o Pontinia?

Pontinia è la terza delle città nuove fondate in seguito ai lavori di bonifica delle paludi pontine, indetti dal governo fascista. La prima pietra fu posta da Benito Mussolini nel dicembre del 1934 e la città fu inaugurata a dicembre dell’anno successivo. Il piano urbanistico di Pontinia fu elaborato dagli architetti Piacentini e Giovannoni e il comune comprese territori già appartenenti a Terracina, Priverno e Sezze. La città fu popolata prevalentemente da coloni di origine ferrarese, incaricati dei lavori di risanamento condotti dall’Opera Nazionale Combattenti.

18.6.11

Il mondo alla rovescia

Il mondo, si dice, è fatto a scale: c'è chi scende e c'è chi sale. Il proverbio deve essere ben noto anche al simpatico settimanale Metropoli che infatti in ogni numero stila, paese per paese, una sorta di rassegna di chi scende o sale; e questa settimana il sottoscritto è tra coloro che scendono; niente di male, se non fosse per la motivazione veramente curiosa. La ragione di questa attribuzione prende le mosse dall'interrogazione sulla mancata apertura del centro prelievi a Seano; ne abbiamo scritto in vari post, soprattutto per stigmatizzare l'avventatezza della promessa elettorale dell'assessore. In un mondo normale in quella classifica avrebbe dovuto finirci l'assessore per la promessa non mantenuta, non il sottoscritto per aver denunciato il fatto. Ma nel mondo alla rovescia in cui persino i pagliacci leghisti salgono ai piani alti del potere è meglio scendere.

13.6.11

E adesso svegliaaaa!

Il quorum è stato raggiunto. Come era nell'aria per chiunque avesse un minimo di fiuto politico e non avesse volutamente tappato il naso davanti ai segnali, evidenti, che provenivano da varie parti. Un diffuso, palpabile bisogno di partecipazione alla politica dopo anni di assopimento e di narcosi teleberlusconiana; bisogno non colto, anzi snobbato, dalla classe dirigente del centro destra, che fino all'ultimo si è esibita nel solito squallido giochetto di sommare i numeri della propria inettitudine con quelli dei fancazzisti di mestiere; incapace di avere una linea politica sulle questioni e di dare battaglia. Ma soprattutto incapace (chiusa come si è nel fortino delle nomination dall'alto e dei partiti senza una base dotata di strumenti per farsi sentire) di cogliere la crescente insofferenza del proprio elettorato per lo spettacolo penoso di lusso e festini, per le promesse sfacciatamente non mantenute e per l'evidente incomprensione o disinteresse nei confronti dei problemi della gente comune che li aveva votati. Sinceramente speravo che dopo le disfatte di Milano e Napoli ( ma anche di Novara, Cagliari, Trieste...) la lezione fosse stata capita; invece no, avanti con le solite fesserie in tv e sui giornali asserviti; avanti con le solite argomentazioni dalle quali traspare che considerano i propri elettori dei babbei da telecomandare. E così elettori del centrodestra in gran numero si sono mobilitati per dare la sveglia, con un bel calcio in culo, alla classe dirigente dei loro partiti di riferimento. Servirà? Lo spero, perchè di questo passo (cioè non facendo un cazzo d'altro che i propri interessi) le prossime politiche le vince il centrosinistra e ci rimane vent'anni.

9.6.11

Ricominciamo a interrogare

Forse qualche amministratore pensava che, finito l'anno scolastico, si potesse far cartella e riparlarne a settembre; soprattutto di quei temi e di quei problemi la cui soluzione, promessa prima delle elezioni e data per certa subito dopo, non è affatto pervenuta. Mi riferisco in particolare a quanto scritto nell'ultimo post, a proposito del punto di prelievo del sangue a Seano. E visto che con le provette non sembrano andare troppo bene vediamo come se la cavano con l' interrogazione, anzi con l' interpellanza di cui si dovrà discutere in consiglio comunale. E soprattutto vediamo se l'abbozzano di chiacchierare a vuoto.

7.6.11

Passata la festa...

... gabbato lo santo, ma anche, e soprattutto, gabbato l'ingenuo elettore che ci aveva creduto ( e al quale, digiamolo, ben gli sta, così impara per la prossima volta). Parliamo dell'apertura del centro prelievi del sangue a Seano che un trionfale comunicato stampa del Comune del 9 maggio scorso (a 6 giorni dalle elezioni) dava per certo entro la fine di maggio. Anzi l'assessore uscente (e rientrante con un bel bottino di preferenze) Fabrizio Buricchi, citiamo dal comunicato medesimo affermava"“Ormai ci siamo e sono sicuro che entro la fine di maggio il servizio sarà completamente operativo. " Meno male che non gli è stata data la delega alla sicurezza. Come dice Emilio Fede "Che figura di m...".

4.6.11

Il cielo sopra Arcore

Una leggenda metropolitana diffusa nel mondo dell'advertising racconta di come tanti tanti anni fa un'azienda leader del settore vedeva calare progressivamente le vendite del suo detersivo; nessuna della azioni di comunicazione intraprese sembrava dare risultati. Venne allora convocato un guru americano della pubblicità e gli venne sottoposto il caso; l'esperto prese la scatola del prodotto e sopra il nome scrisse semplicemente "new". Mi è tornata alla mente questa storiella leggendo che Scajola, ex ministro oggetto di ilarità per questioni di rogiti, ha sentenziato che il PDL dovrebbe cambiare nome e logo; nessuna traccia di bazzecole come programma, linea politica e tantomeno tesseramenti e congressi dal basso per scegliere i dirigenti locali e nazionali. A questi problemi aziendali ha peraltro già provveduto il padrone, nominando (ah il vizietto delle nomination) un nuovo direttore generale (pardon segretario politico) cui continuare ad affiancare il triumvirato precedente. Di Angelino Alfano mi è nota una proposta politica: quella di introdurre il reato di negazionismo, questione, come è noto, di cui gli italiani dibattono animatamente ogni giorno, stufi di essere assediati da proposte di lavoro strapagato e a tempo indeterminato nonchè da continue riduzioni di tasse e miglioramento dei servizi. Il vertice c'è, la base no, ma, come dice Renato Zero (nessuna allusione al Q.I. dei dirigenti pidiellini) ...il triangolo no....

2.6.11

Esercito della salvezza?

Come ogni anno il 2 giugno, di mattina, mi posiziono davanti alla tv per guardare la parata militare ai Fori Imperiali. E ogni anno cresce lo sconforto. A parte le solite chiacchiere volte a perpetuare la divisione tra buoni e cattivi, è avvilente la crescente retorica buonista sulle Forze Armate viste ormai solo come succursali della Caritas, dispensatrici di pacchi dono e addette al recupero e accoglienza di chiunque, senza essere invitato, voglia arrivare illegalmente in Italia. Ma, già che siamo a spendere, perchè limitarsi a queste attività in Patria, quando si può farlo anche a migliaia di chilometri di distanza. Se poi ci scappano morti e feriti per agguati e attentati, guai mai a parlare di efficaci e dure azioni di risposta, ampiamente previste dalle leggi internazionali nelle zone di guerra. Meglio ammannire la solita predica del prelato cattocomunista di turno, che umilia la dignità di ogni militare e le virtù che sono proprie alla condizione di soldato, di qualunque grado ed arma. Il modello ideale di questa Italia smidollata sembra ormai essere l'Esercito della Salvezza; e, come militante e come Ufficiale, mi avvilisce non poco vedere il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ricordo frequentatore di San Babila in anni lontani, duri e difficili, avvallare questo degrado e aver conservato, di nero, solo i capelli.

1.6.11

Lezione di stile

Ieri sera si è riunito per la prima volta il nuovo consiglio comunale di Carmignano. All'ordine del giorno qualche adempimento formale; ma in politica la forma è sostanza. E ieri il centrodestra ha dato alla ciurma dei vincitori una lezione di stile. Si trattava di eleggere il presidente del consiglio comunale, ovvero colui che ne coordina l'attività; spesso questa carica viene assegnata all'opposizione come segnale di fair play istituzionale. Ma poteva la maggioranza bolscevica uscita dalla consultazione avere queste delicatezze? Naturalmente no e quindi ha spocchiosamente proposto il proprio candidato: e il centrodestra, dando prova di senso delle istituzioni lo ha tranquillamente votato, rifiutando invece il ridicolo contentino della vicepresidenza; avete magnato? Lavatevi i piatti!