29.4.11

Una piscina d'acqua "salata"

Stasera si è tenuto l'ultimo consiglio comunale di questa legislatura. Saluti e baci, auguri per la campagna elettorale in corso e un piccolo brindisi. Tutto qui? No davvero, perchè, in cauda venenum come dicevano i romani, è passata, ovviamente con il mio voto contrario, una variazione al bilancio che, tra le varie cose, stanzia altri 250 mila euro per la piscina di Comeana. Sono sempre più ansioso di vederne il completamento; a giudicare dalle centinaia di migliaia di euro che si aggiungono continuamente (ne parlavamo proprio in un post di qualche giorno fa) si tratterà certamente di qualcosa di faraonico e hollywoodiano; una degna location per colossal cinematografici, che non faccia rimpiangere il sogno (o il delirio) infranto degli studios alla Nobel.
Intanto però la piscina resta chiusa; aperti restano solo i rubinetti delle spese; che , come minimo, saranno d'oro massiccio.

27.4.11

Dalla contestazione al contest

Un tempo il Primo Maggio era un tripudio di bandiere rosse, cortei, lotta politica. Oggi invece sui quotidiani locali trova ampi spazi la presentazione del concerto del 1° maggio alla Pista Rossa di Seano. Naturalmente il nome della manifestazione, anzi del contest, è rigorosamente in inglese, da bravi obamisti veltroniani. E poteva il nostro sindaco uscente farsi sfuggire l'occasione per il consueto predicozzo all'insegna del politically correct? E infatti non se l'è lasciata scappare.
"I giovani - ha detto Cirri - sono una categoria svantaggiata oggi in Italia e in questo mandato ci eravamo posti l'obiettivo di creare un organismo, come il forum, che avesse a cuore le tematiche giovanili, dal tempo libero al lavoro". E così le forze vive e vitali di una Nazione, coloro che hanno tutto il futuro davanti a sè, sono declassati a "categoria svantaggiata" alla quale ovviamente si offre il meglio che questa amministrazione sa dare: chiacchiere. Ma non chiacchiere qualunque, chiacchiere istituzionalizzate e organizzate. E soprattutto chiacchiere sotto controllo; non sia mai che qualche giovane uscisse dal torpore di cellulare e facebook, si domandasse che cazzo hanno fatto i sindacati in questi anni di precarizzazione diffusa e decidesse di prendere a calci in culo i burocrati della trimurti sindacale. O magari facesse qualche riflessione sulla complicità della sinistra con il turbocapitalismo liberista a partire dal pacchetto Treu. Ma niente paura; i giovani virgulti carmignanesi sono stati allevati bene, con la testa rivolta al passato, imbottiti di retorica; sono già vecchi dentro; la continuità amministrativa è assicurata.

26.4.11

Un tuffo dove l'acqua è più blu...

..niente di più. Così cantava Lucio Battisti nel lontano 1971. E così pensano molti cittadini di Carmignano che all'arrivo di ogni nuova estate coltivano la pia illusione di poter finalmente usufruire della Piscina di Comeana.
Abbiamo più volte riportato nel blog le promesse degli amministratori sulla data di apertura, promesse regolarmente sbugiardate dalla realtà senza che questo sputtanamento impedisse di esibirsi, dopo qualche mese, in nuove promesse a vanvera.
Ma accanto a questa farsa comunicativa sarà bene ricordare la gigantesca lievitazione dei costi a botte di centinaia di migliaia di euro ogni volta.
A proposito: la canzone di cui ho riportato il primo verso si intitolava Eppur mi son scordato di te; vediamo di non scordarci anche di questa vicenda, scandalosa e ridicola, alle prossime elezioni.

25.4.11

Il vento del nord ovest.

Realizzato nel 1949 ( a poco più di 80 anni dalla fine della guerra civile tra Unionisti e Confederati) il film I cavalieri del nord ovest appartiene alla cosiddetta trilogia della cavalleria del regista John Ford La narrazione si dipana negli anni immediatamente seguenti la guerra civile e contiene due interessanti inserimenti. Accanto al Capitano Brittles della cavalleria nordista, impersonato da John Wayne, appare la figura estremamente positiva del sergente Tyree, in realtà un ex capitano dell'esercito confederato, un vinto.

E ancora, quando durante uno scontro con i pellerossa muore il "soldato" John Smith, Brittles rivela che in realtà si trattava di un ex generale sudista; e per la sua sepoltura, avvenuta con tutti gli onori militari, viene confezionata con rispetto e senza giudizi di merito, una bandiera confederata.


A proposito di tombe e di vinti: stamane mi recherò a deporre un fiore a Trespiano al Sacrario dei Caduti della Repubblica Sociale.


E' stata una mattinata intensa e profonda; a Trespiano ho trovato i giovani fiorentini di Casaggì; ragazzi ben diversi dagli stereotipi televisivi di tronisti e veline, ma anche dai cialtroni della sinistra più o meno parlamentare; giovani militanti che ricordano storia e radici, senza odio. La meglio gioventù insomma. Una vera boccata di ossigeno; mentre tanti, troppi moderati si sono accodati come pecore ai compagni. E poi una breve visita al Futapass, al grandioso cimitero di guerra germanico.

24.4.11

Il libro della domenica

Disponibile anche alla biblioteca di Seano l'ultima opera di Giampaolo Pansa, I vinti non dimenticano: un libro particolarmente importante anche per la storia locale perchè per la prima volta viene data larga notorietà alle esecuzioni sommarie dei fascisti, avvenute al Castello dell'Imperatore di Prato dopo la liberazione.
Ma non solo; il testo si sofferma su altri temi cui è stata messa per decenni la sordina, a cominciare dalle vittime civili dei bombardamenti alleati per finire ai veri obiettivi dei comunisti nella guerra civile.
Lettura raccomandata solo a liberi pensatori e vivamente sconsigliata ai patetici nostalgici del comunismo.

20.4.11

Vieni avanti creafino...

Occupano molto spazio sui giornali di questi giorni le polemiche sul Creaf, il centro di ricerca a Prato che finora ha inghiottito oltre 22 milioni di euro di soldi pubblici senza compicciare assolutamente nulla. Pochi forse sanno che anche il comune di Carmignano è coinvolto in questo gigantesco spreco di risorse. Infatti una piccola quota del Creaf è di sua proprietà a fronte dell'esborso di circa 80mila euro. Quando se ne discusse nel Consiglio comunale del lontano 7 ottobre 2005 sollevai pesanti perplessità sugli scopi del Creaf e sulla partecipazione di Carmignano all'avventura; naturalmente la mia restò una voce nel deserto e fui l'unico a votare contro. Ritornai sulla faccenda con una lunga interrogazione del 30 dicembre 2008 ; indifferenza totale. Adesso i nodi vengono al pettine; tra poco si vota; sarà bene ricordare anche questo ennesimo esempio dell'incompetenza e del pressapochismo della sinistra.

19.4.11

Soffiate soffiate...

Un mito attraversa da sempre l'universo cattocomunista: quello della classe eletta, pura, depositaria del bene e della verità, contrapposta alla società decadente. Per anni il mito è stato incarnato dalla classe operaia; poi è toccato al terzomondismo. Ora è la volta dei "fratelli migranti". Siamo in aprile, mese in cui il vento soffia metaforicamente, soprattutto nella sinistra allo sbando alla ricerca dei tempi (e dei miti) perduti, irrimediabilmente avviati sui sentieri dell'oblio. E così qualche giorno fa, il 15 aprile, è stato lanciato un proclama politico dall'assessore regionale Allocca; ora, per piacere, non cominciate a fare i fascisti rompicoglioni e maleducati facendo battute sciocche e scontate sul suo nome e sulle assonanze fonetiche, tantomeno in relazione alle sue affermazioni. Che cosa ci dice questo veterocomunista iscritto al PCI dal 1966 e transitato poi in Rifognazione comunista:"... Dai migranti, della loro voglia di partecipare, può arrivare la spinta a rivitalizzare il nostro sistema democratico. Solo insieme possiamo far cambiare il vento che soffia ora in Italia... Vedo persone desiderose di essere protagoniste, di partecipare appunto, cosa che in molti casi neppure noi italiani siamo più capaci di fare..."
Apperò, non sapevo che tra i lavori che gli italiani non vogliono più fare ci fosse anche il mestiere di politico. E così arriva la proposta rivoluzzzionaria :“...la costruzione di una nuova alleanza, tra italiani e migranti, per far cambiare direzione al vento che soffia adesso in Italia".

Certo Internet è una miniera infinita ma cazzo non riesco più a trovare quell'articolo di giornale dove si diceva che si può mandare affanculo un assessore o un sindaco, non ricordo bene...

18.4.11

Questo blog è "No Fli zone"

Con l'ammissione ufficiale delle liste terminano le operazioni burocratiche e inizia la campagna elettorale per le Comunali di Carmignano; avrebbe potuto e dovuto essere uno scontro limpido e lineare tra due alleanze politicamente connotate e radicalmente opposte tra loro; un confronto in cui gli elettori sarebbero stati chiamati a scegliere nella logica bipolare: centrodestra o centrosinistra. E invece no; ci saranno altre due liste, chiaramente di disturbo (per il centrodestra) e di "oggettivo" aiuto al centrosinistra. Una si richiama al personaggio in foto e alla sua neoformazione Fli (oh oh chissà come mai mi è venuta spontanea questa definizione tumorale): nessuna indulgenza per chi ha costruito la propria fortuna politica su ideali e militanti buttati poi a mare con disprezzo e insulti. Per tacere del presente. Sia ben chiaro: chi lo vota non avrà più alcun diritto di definirsi "di destra" nè tantomeno "fascista". E con queste righe finisce lo spazio del blog disponibile per loro; da ora siamo "No Fli zone". Per l'altra lista, quella "spigata", persino quelle poche righe sarebbero troppe.

17.4.11

Il libro della domenica

Anche questa settimana un libro presente nel circuito bibliotecario pratese ma non a Seano. Il 16 aprile 1973 veniva consumato il vile eccidio dei fratelli Mattei, Virgilio, 22 anni e Stefano, 10 anni, arsi vivi in piena notte nel proprio appartamento da un commando di Potere Operaio (commando in gran parte composto da rampolli della buona borghesia e che da essa sarebbe stato protetto oltre ogni ragionevole limite) ; colpevoli di essere i figli di un proletario, segretario della sezione del MSI di Primavalle una borgata di Roma. Luca Telese ricostruisce in "Cuori neri" i ventuno delitti di cui furono vittime giovani di destra nella guerra spietata degli anni di piombo, dedicando un capitolo all'omicidio di ciascuno dei caduti del MSI e del Fronte della Gioventù, da Ugo Venturini a Paolo Di Nella, senza trascurare nemmeno un caduto di Terza Posizione come Nanni De Angelis e le storie di Stefano Cecchetti e di Emanuele Zilli. Una lettura adatta a rinfrescare la memoria a chi ricorda molte cose ma non il tempo in cui si diceva "Uccidere un fascista non è reato".

14.4.11

Razzismo, il problema.

Meno male che c'è la provincia di Prato. Se così non fosse ci faremmo prendere la mano da fatti secondari, da dettagli: tipo le notizie di cronaca sui continui sequestri e interventi per abusi di ogni tipo nel cosiddetto "distretto parallelo"; o magari cadremmo in balìa di sciocche suggestioni identitarie quando transitiamo in certe zone del pratese. Ecco dunque intervenire la provincia di Prato, in collaborazione con un ufficio del Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, per spiegarci qual'è il vero problema; il rischio di razzismo. Sentiamo dunque le illuminate riflessioni dell'assessore Ferrara: "Sono convinta che a Prato ci sia molto da lavorare sul fronte delle discriminazioni e in qualche caso di vere e proprie persecuzioni...Dobbiamo evitare che l'eccezionale presenza straniera (ormai sono 114 le etnie presenti) e la crisi di sistema facciano scivolare la nostra comunità in una autodifesa che rischia di diventare lesiva delle dignità degli altri”. Già, meglio arrendersi subito, con il vento di aprile torna la nostalgia per l'8 settembre...

12.4.11

Curva rossa

Ricordate a scuola la vecchia formula dei teoremi? "Condizione necessaria e sufficiente..."; la seconda da sola bastava e dimostrarlo, la prima era un grazioso sovrappiù. Ebbene mi sono convito che la sola esistenza del governatore Rossi sia motivo più che sufficiente per riproporre un tema: l'abolizione delle Regioni. La loro storia è una sequela di scartoffie sprechi e chiacchiere. Oggi per esempio Rossi si è lanciato nella consueta predica contro le politiche del governo sull'immigrazione, vantando, tanto per cambiare, il modello toscano di accoglienza. Bene, conosciamolo meglio, questo "modello". Da un comunicato stampa ufficiale della Regione di qualche giorno fa ecco la descrizione della vita dei "fratelli migranti " nelle strutture predisposte, ovviamente a nostre spese: "...svolgono le mansioni della vita quotidiana e consumano i pasti. In alcuni centri, laddove la struttura è dotata di spazi adeguati, i giovani tunisini si sono divisi in squadre e hanno organizzato partitelle di calcio...".
Compagno Rossi nei dintori dei centri di accoglienza non vi sono fossi da dragare, sentieri da ripristinare, boschi da ripulire? E' troppo chiedere loro di guadagnarsela la zuppa?

Ah non ci sono? Beh allora siediti a bordo campo e soffia nella vuvuzela! Almeno starai zitto!

9.4.11

Doriano l'africano

Restiamo in tema con il post di ieri. Un altro giornale telematico, Pratoblog, ci fornisce l'opportunità di chiarire meglio le intenzioni del Sindaco a proposito dell'accoglienza dei clandestini: «Vogliamo anche noi fare la nostra parte a fronte di una situazione nazionale poco governata – afferma - Ognuno deve fare il proprio sforzo di fronte a una serie di eventi che stanno cambiando la geografia politica del nord Africa». Se si fosse limitato alle prime 7 parole, ovvero alla metafora teatrale, sarebbe facile rintracciare adeguati ruoli da comparse. Ma perchè perdere l'occasione di strafare? E così il Sindaco di un paese di 40 kmq dove, secondo fonti non ufficiali ma validate dal sito comunale, si anniderebbero almeno 500 clandestini, non trova di meglio da fare che criticare il governo; che le critiche se le merita tutte (specie la Lega che ce l'aveva sempre duro e ora ce l'ha barzotto ) ma non da quel pulpito. Ma si può sempre fare di più: tipo occuparsi (a Carmignano?) dei problemi geopolitici dell'Africa; come voleva fare Veltroni che ha annunciato più volte di volersi trasferire colà, ma che continua a starci tra le palle? O più semplicemente le solite chiacchiere, vero simbolo dell'amministrazione uscente? L'unico caso in cui la loro mancata traduzione in pratica sarebbe un bene.

8.4.11

Arrivano!

Dal solitamente ben informato giornale telematico "Notizie di Prato" apprendiamo una notizia inquietante a proposito dell'arrivo e dell'accoglienza in sede locale dei clandestini di Lampedusa; secondo il presidente della Provincia, l'ex segretario della DC Lamberto Gestri, in questa operazione "faranno la propria parte i Comuni della Valbisenzio, Montemurlo e da lunedì potremo contare anche sul consenso di Poggio a Caiano e Carmignano". Ah sì? E chi glielo ha promesso? Il Sindaco? Beh nel dubbio lunedì mattina facciamo tutti il numero telefonico del comune, facciamoci passare il Sindaco e chiediamogli se è vero, dove intende metterli e quanti se ne prendono a casa propria lui e ciascuno degli assessori; siate sintetici e incisivi nell'esternargli le vostre opinioni; per il saluto di commiato fate voi. In ogni caso tra poche settimane si vota; ricordiamoci anche di questo.

6.4.11

La damigiana e il bicchiere

Basta dare un'occhiata ai giornali e alle televisioni in questi giorni per rendersi conto come la principale preooccupazione in Italia sia ormai l'accoglienza e l'integrazione di chiunque, fottendosene delle leggi e anzi prendendose beffa (vedi evasione in massa da Manduria) si presenti alle nostre frontiere. Ora, qualcuno mi spiega come si fà a travasare il contenuto di una damigiana in un bicchiere? Beh, bisognerebbe chiederlo ai sostenitori, con o senza tonaca, ma sempre molto loquaci, dell'accoglienza indiscriminata di tutti i clandestini in Italia. Perchè queste sono le dimensioni della questione: il rapporto tra i potenziali "migranti" e il nostro territorio è più o meno questo, ma la stima è ottimistica. Basta una rapida scorsa ad un annuario demografico per constatare che stiamo parlando di miliardi di abitanti in Cina, India, Asia, Africa, America latina. Se "solo"1 su mille decidesse di migrare verso l'Italia già saremmo a 2/3 milioni di individui. Certo un sostanzioso aiuto potrebbe venire da una accoglienza indiscriminata dei suddetti migranti in Vaticano, o negli splendi palazzi e giardini curiali; ma a questo proposito sarebbe bene che la si smettesse di finanziarli con l'8 per mille. Nel frattempo, avanzo una modesta proposta pratica: ogni cantore dell'accoglienza cominci a portarsene qualcuno a casa propria.

4.4.11

Intervallo

Per un paio di giorni sarò assente dal blog per manutenzione. Mia. Ci vediamo verso metà settimana.

3.4.11

Il libro della domenica

Inevitabile, dopo il post di ieri su Coltano, la scelta del libro di oggi: sicuramente I canti pisani di Ezra Pound, composti proprio in quel campo di concentramento.
Il testo è disponibile nel circuito bibliotecario pratese.Ma per la sua attualità, e per l'eco che forse può destare in ciascuno di noi, nella nostra storia personale, ne riporto un breve brano.

Ma avere fatto in luogo di non avere fatto

questa non e’ vanita’

Avere, con discrezione, bussato

Perche’ un Blunt aprisse

Aver raccolto dal vento una tradizione viva

o del bell’occhio antico la fiamma inviolata

Questa non e’ vanita’.

Perchè qui l’errore e’ in cio’che non si e’ fatto,

nella diffidenza che fece esitare.

2.4.11

Coltano

Tempi strani quelli che stiamo vivendo: riemergono dal passato, di nuovo attuali, luoghi e ricordi.
E' accaduto con la Libia, sta accadendo con la cosiddetta gestione dei profughi tunisini. Ma perchè poi si continua a chiamarli così, laddove altro non sono che clandestini: ricordava Pound che "il pensiero si impernia sulla definizione delle parole" e ribadiva Nelson Goodman che "le parole non descrivono la realtà ma la costruiscono". Profugo rende difficile il contrasto all'invasione. E rende anche meno evidente la vergognosa inefficienza del governo in tutta la vicenda. A chi volesse ribattere che La Destra è amica del governo, ricordo che l'amico si distingue dall'adulatore perchè ti dice le cose in faccia, anche quando sono sgradevoli ma vere. Ma torniamo a Coltano, alle porte di Pisa dove si sta allestendo un campo di raccolta; curioso, è lo stesso luogo in cui furono ammassati decine di migliaia di fascisti, in condizioni spaventose (vedi foto), alla fine della guerra. E tra loro il poeta Ezra Pound , appunto, tenuto per settimane rinchiuso in una gabbia. La storia bussa di nuovo alla porta...