6.4.11

La damigiana e il bicchiere

Basta dare un'occhiata ai giornali e alle televisioni in questi giorni per rendersi conto come la principale preooccupazione in Italia sia ormai l'accoglienza e l'integrazione di chiunque, fottendosene delle leggi e anzi prendendose beffa (vedi evasione in massa da Manduria) si presenti alle nostre frontiere. Ora, qualcuno mi spiega come si fà a travasare il contenuto di una damigiana in un bicchiere? Beh, bisognerebbe chiederlo ai sostenitori, con o senza tonaca, ma sempre molto loquaci, dell'accoglienza indiscriminata di tutti i clandestini in Italia. Perchè queste sono le dimensioni della questione: il rapporto tra i potenziali "migranti" e il nostro territorio è più o meno questo, ma la stima è ottimistica. Basta una rapida scorsa ad un annuario demografico per constatare che stiamo parlando di miliardi di abitanti in Cina, India, Asia, Africa, America latina. Se "solo"1 su mille decidesse di migrare verso l'Italia già saremmo a 2/3 milioni di individui. Certo un sostanzioso aiuto potrebbe venire da una accoglienza indiscriminata dei suddetti migranti in Vaticano, o negli splendi palazzi e giardini curiali; ma a questo proposito sarebbe bene che la si smettesse di finanziarli con l'8 per mille. Nel frattempo, avanzo una modesta proposta pratica: ogni cantore dell'accoglienza cominci a portarsene qualcuno a casa propria.

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