2.4.11

Coltano

Tempi strani quelli che stiamo vivendo: riemergono dal passato, di nuovo attuali, luoghi e ricordi.
E' accaduto con la Libia, sta accadendo con la cosiddetta gestione dei profughi tunisini. Ma perchè poi si continua a chiamarli così, laddove altro non sono che clandestini: ricordava Pound che "il pensiero si impernia sulla definizione delle parole" e ribadiva Nelson Goodman che "le parole non descrivono la realtà ma la costruiscono". Profugo rende difficile il contrasto all'invasione. E rende anche meno evidente la vergognosa inefficienza del governo in tutta la vicenda. A chi volesse ribattere che La Destra è amica del governo, ricordo che l'amico si distingue dall'adulatore perchè ti dice le cose in faccia, anche quando sono sgradevoli ma vere. Ma torniamo a Coltano, alle porte di Pisa dove si sta allestendo un campo di raccolta; curioso, è lo stesso luogo in cui furono ammassati decine di migliaia di fascisti, in condizioni spaventose (vedi foto), alla fine della guerra. E tra loro il poeta Ezra Pound , appunto, tenuto per settimane rinchiuso in una gabbia. La storia bussa di nuovo alla porta...

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