19.4.11

Soffiate soffiate...

Un mito attraversa da sempre l'universo cattocomunista: quello della classe eletta, pura, depositaria del bene e della verità, contrapposta alla società decadente. Per anni il mito è stato incarnato dalla classe operaia; poi è toccato al terzomondismo. Ora è la volta dei "fratelli migranti". Siamo in aprile, mese in cui il vento soffia metaforicamente, soprattutto nella sinistra allo sbando alla ricerca dei tempi (e dei miti) perduti, irrimediabilmente avviati sui sentieri dell'oblio. E così qualche giorno fa, il 15 aprile, è stato lanciato un proclama politico dall'assessore regionale Allocca; ora, per piacere, non cominciate a fare i fascisti rompicoglioni e maleducati facendo battute sciocche e scontate sul suo nome e sulle assonanze fonetiche, tantomeno in relazione alle sue affermazioni. Che cosa ci dice questo veterocomunista iscritto al PCI dal 1966 e transitato poi in Rifognazione comunista:"... Dai migranti, della loro voglia di partecipare, può arrivare la spinta a rivitalizzare il nostro sistema democratico. Solo insieme possiamo far cambiare il vento che soffia ora in Italia... Vedo persone desiderose di essere protagoniste, di partecipare appunto, cosa che in molti casi neppure noi italiani siamo più capaci di fare..."
Apperò, non sapevo che tra i lavori che gli italiani non vogliono più fare ci fosse anche il mestiere di politico. E così arriva la proposta rivoluzzzionaria :“...la costruzione di una nuova alleanza, tra italiani e migranti, per far cambiare direzione al vento che soffia adesso in Italia".

Certo Internet è una miniera infinita ma cazzo non riesco più a trovare quell'articolo di giornale dove si diceva che si può mandare affanculo un assessore o un sindaco, non ricordo bene...

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