31.3.11

Cina cena

Abbiamo scritto ieri della bella pensata del comune di Carmignano di una sorta di doposcuola multiculturale italocinese che mi auguro non sia obbligatorio secondo i vecchi metodi comunisti. Oggi parliamo dell'altra cazzata: le cucine a confronto. Ma il clima è tutt'altro che competitivo; anzi con un provincialismo ed una ingenuità che sfiora la dabbenaggine si insiste con arzigogoli verbali (peraltro siamo alle solite: chiacchiere) per trovare ad ogni costo comunanze e affinità tra le due cucine. Scommettiamo che a vantare una qualche superiorità della cucina italiana si passa per fascisti, xenofobi e razzisti? Ma il confronto non basta; bisogna andare oltre, fondere, contaminare, integrare, secondo i protocolli del mondialismo cosmopolita. Un lavoro peraltro faticoso visto che, ci spiegano, "...è il frutto di una confluenza tra le pratiche dell'etnografia e quelle dell'arte pubblica e relazionale." Speriamo che l'effetto di questa contaminazione culinarioculturale sia la stessa della cucina ammerrecana sull'Albertone nazione in "Un americano a Roma". In ogni caso visto che la location sarà una nota fattoria nulla di più adatto al menu che dire... Cin cin!

30.3.11

Yellow submarine

Vabbè, partirà il primo di aprile, quindi deve essere uno scherzo; mi riferisco all'ennesimo progetto del comune di Carmignano sull'integrazione dei cinesi presenti sul territorio: si chiama Rete Arcobaleno, tanto per non far capire che la sua matrice culturale è quella solita: buonista, cattocomunista e antiitaliana. Avrà come teatro le scuole e vedrà impegnati come attori dei mediatori culturali cinesi (chi paga a proposito?). Non uso a caso questa metafora; tra le attività previste ci saranno infatti anche laboratori teatrali. Ma fino a questo punto nulla di nuovo, le solite cazzate. Quello che mi fa diventare giallo dall'itterizia è invece una frase contenuta nel comunicato stampa del comune in cui si propone come obiettivo quello di "favorire l’interscambio tra alunni e famiglie di origine italiana e cinese". Capito? Ormai sul nostro territorio non ci sono più italiani autoctoni e cinesi immigrati; no, sono entrambi "originari" di una etnia, casualmente coabitanti di un territorio. Come i pionieri nel Far West, sbarcati da ogni parte del mondo. E casomai qualche coglione non avesse ancora capito il concetto, viene ribadito, nello stesso comunicato, che "...con l’aiuto degli insegnanti sarà stimolato il coinvolgimento di famiglie delle due etnie ". Così ancora una volta i "compagni" si rivelano i più ossequienti servi degli americani e del loro fallimentare modello di società. E siccome due cazzate sono meglio di una, domani parleremo di una altra bella pensata; si chiama Nutri la mente, ma più che altro sembra indicare che qualcuno s'è bevuto il cervello.

29.3.11

Scusate il disagio

Nel post di ieri avevo preannunciato per oggi la presentazione di una curiosa vicenda di edilizia e urbanistica. Mentre esaminavo gli atti relativi mi sono reso conto che occorrevano un tempo ed una attenzione maggiore per coglierne a fondo aspetti e implicazioni. Ne parliamo comunque al più presto.

28.3.11

Tra i due litiganti...

Mi pareva strano che, da un po' di tempo, il comune di Carmignano non si fosse trovato impelagato in qualche nuovo contenzioso con suoi cittadini. E infatti, puntualmente, con la riunione di Giunta del 21 marzo, primo giorno di primavera, si è reso necessario incaricare gli avvocati per resistere, davanti al Tar, in due cause, manco a dirlo, di natura urbanistica.
La faccenda oltre a comportare l'esborso di 6mila euro (la resistenza ha sempre un prezzo) ci ricorda ancora una volta che la normativa urbanistica a Carmignano è un autentico labirinto ad ogni svolta del quale non si sa che cosa può accadere.

Ma quella di oggi è una bazzecola rispetto alla questione urbanistica che tratterò nel post di domani; non perdetelo perchè credo, e spero, metterà in luce una vicenda dai risvolti molto molto interessanti. A domani.

27.3.11

Il libro della domenica

Nei giorni dell'inaugurazione del museo di Artimino, vi propongo un testo raffinato di Ernst Junger sul tempo, il suo significato e la sua misurazione. Per catturare l’essere imprendibile per eccellenza egli ha avuto anche l’accortezza, con questo libro, di scegliere non già la via della pura speculazione ma quella della divagazione, alla maniera dei grandi eruditi seicenteschi. Così al centro ha posto un oggetto, l’orologio a polvere, che si offre a noi come un «geroglifico del tempo». E intorno a esso, con giri sempre più larghi, ha spinto la sua analisi a investire i diversi modi di vivere il tempo che hanno scandito il corso della civiltà. Dalla polvere che scorre insensibilmente all’interno di quell’oggetto pieno d’incanti che è la clessidra alla ruota dentata dell’orologio meccanico, dal tempo che viene lasciato essere al tempo che viene prodotto. Jünger ci guida in questi meandri con sapienza e delicatezza, senza precipitarsi alle conclusioni, ma anzi soffermandosi come un antico artigiano su una miriade di oggetti e di immagini, che costellano le pagine di un libro sicuramente fra i più felici e accattivanti della sua opera imponente. Trovate il testo alla Lazzeriniana o alla Biblioteca di Montemurlo.

26.3.11

Frugalità silenziosa

Oggi è stato inaugurato, mi dicono con un discreto tour de force finale, il nuovo museo etrusco di Artimino: opera indubbiamente pregevole, con soluzioni all'avanguardia, diciamo pure molto bello; e ci mancherebbe altro, visto che è costato circa 4 miliardi delle vecchie lire ( ma conto di esservi più preciso e dettagliato nei prossimi giorni). Nessun dubbio sul suo valore culturale, molti sui "ritorni" economici e turistici prospettati dal sindaco alla vigilia delle elezioni comunali.
Ma potevano i nostri baldi amministratori esimersi dall'esibire fino in fondo le loro carenze comunicative? E così tanto per cominciare la sala, in cui si sono alternati i (troppo) numerosi oratori per la presentazione, era priva di microfono e altoparlanti, con effetti facilmente immaginabili sulla comprensione degli interventi. E poi, dulcis in fundo, anzi dulcis per niente, il rinfresco finale; non ho memoria di altrettanta "parsimonia" in occasione di eventi altrettanto importanti come l'inaugurazione di un'opera di questa rilevanza. Chissà come ci sarebbero rimasti male i raffinati buongustai etruschi di fronte a questo "banchetto" in stile veterocomunista bulgaro o bielorusso; più o meno, credo, come ci sono rimasti gli ospiti presenti.

25.3.11

Scuse che fanno acqua

E' in arrivo in tutte le case il nuovo numero di Carmignano Notizie, il periodico dell'amministrazione comunale. Avremo modo di parlarne in diversi post nei prossimi giorni, perchè, al solito, la passerella delle buone azioni della Giunta contiene, a cominciare dalla consueta predica del Sindaco, diversi elementi da mettere a fuoco con più precisione. E cominciamo subito dal lungo articolo dedicato a cercare di spiegare come mai la famigerata piscina di Comeana non è ancora finita. Naturalmente il lungo piagnisteo si conclude con la promessa che entro la fine dell'anno i lavori saranno conclusi.
Peccato che sia un film già visto e stravisto; in un post del 6 marzo 2010 riportavo un articolo del Tirreno del giugno 2009 con la medesima promessa (lavori conclusi entro la fine di quell'anno); promessa puntualmente riproposta nell'anno successivo.
Sorge spontanea una domanda; ma possibile che qualcuno gli dia ancora retta?

22.3.11

China express

Complici i frequenti viaggi in treno di questo periodo, ho avuto modo di leggere finalmente alcuni articoli di quotidiani che avevo ritagliato e messi da parte. Così mi sono imbattuto in una intervista al sinologo François Jullien particolarmente esplicativa sulle caratteristiche del pensiero cinese che, sostiene Jullien "... si distingue da quello greco perchè parte dalla situazione anzichè dall'io-soggetto. In pratica non sarò io che pianifico ma io che scopro dove risiedono il potenziale e le condizioni da sfruttare...".
Le parole grassettate credo descrivano meglio di tanti discorsi la strategia cinese a Prato e in generale in Italia. Gli insediamenti avvengono dove vi sono condizioni ottimali, preesistenti o create dall'ignavia dei governanti autoctoni.
E quale situazione migliore di quella di uno Stato, l'Italia, che non avendo sollecitato e stipulato un trattato sul riaccoglimento in Cina dei clandestini espulsi, assicura loro l'assoluta impunità?
Per rendere efficaci le espulsioni occorrerebbe che chi è al governo stipulasse quel trattato; il resto, compresi i roboanti proclami preelettorali restano solo chiacchiere da bar; che tra l'altro diventano, sempre più numerosi, a gestione cinese.

21.3.11

Pista rossa.

Una volta le piste erano nere; bastava il rumore di qualche flatulenza e subito scattava come un riflesso condizionato la mobilitazione democratica e antifascista. Oggi invece in Toscana va di moda il dibattito sulla pista rossa: quella di Peretola. Rossa perchè il dibattito è tutto interno al PD; alla decisione della Giunta regionale si contrappone infatti lo schieramento dei difensori del Parco della Piana; una situazione piuttosto ridicola visto che i comuni ostili alla pista hanno negli anni colato chilometri quadrati di centri commerciali e nuovi insediamenti edilizi, dando un contributo assolutamente negativo alla salvaguardia dei terreni non edificati .
Al dibattito principale si affianca la buffa diatriba tra il governatore Rossi e il suo assessore Marson, che, per avere espresso un parere contrario è stata gratificata dell'espressione "ha detto una bischerata".
La sceneggiata su Peretola si è ripetuta venerdì sera in Consiglio comunale a Carmignano dove la sinistra ha votato un ordine del giorno contro la Regione. Insomma una vera lite da pollaio; come dice l'adagio "Avete voluto la bicicletta? Pedalate!".

20.3.11

Il libro della domenica

La Libia diventa nuovamente teatro di guerra e l'Italia appare un'altra volta come il vaso di coccio tra quelli di ferro, ridotta al rango di albergatrice per truppe e mezzi altrui, fornitrice di supposte, pannolini e vettovaglie, nonchè, ovviamente centro di accoglienza per chiunque; anche laddove sono in gioco interessi vitali e strategici non si riesce ad imbastire uno straccio di intervento forte. Ebbene in questo contesto può risultare illuminante la lettura di un vecchio libro sulla guerra in Africa settentrionale nel corso del secondo conflitto mondiale.
Trovate Gli amici dei nemici alla Lazzeriniana di Prato con altri, altrettanto interessanti, testi dell'autore, Antonino Trizzino.

17.3.11

Italia unita




14.3.11

Sciantosa rossa

Risuonano nuovamente alle orecchie nomi del vecchio passato coloniale italiano (Bengasi, Tripoli, Agedabia) e, pensate un po', qualche vecchio fascista rompicoglioni arriva a dire che i libici (la gente comune) stavano meglio quando la Libia era la "quarta sponda" governata da Italo Balbo.
Al tempo della conquista (democratica e liberale) nel 1911 furoreggiava Tripoli bel suol d'amore, al punto che le più scalcinate compagnie di avanspettacolo, quando cominciavano a piovere fischi e ortaggi, mandavano in scena la soubrette avvolta nel tricolore che, cantando quel pezzo, scatenava l'entusiasmo popolare e metteva una pezza alla serata.
Niente di nuovo oggi; la sinistra allo sbando si è impossessata qui da noi della festa per i 150 anni dell'Unità d'Italia e non perde occasione di sfoggiare un patriottismo falso come l'oro di Giuda. Ma non erano loro che tacciavano di "fascista" chiunque parlasse di Patria e sventolasse la bandiera?
E ora, complice l'appiattimento di gran parte del centrodestra sulle fisime patagne, provano a raddrizzare la barca, sul modello di allora, con questa "mossa".

13.3.11

AfFLIzioni

Che tristezza! diceva sempre una mia prof al Liceo (socialista ma onesta e imparziale) quando qualcuno di noi fessacchiotti sedicenni diceva qualche inutile bischerata.
Mi è tornata in mente oggi, leggendo qualche passo di un articolo del Tirreno; la parte che mi riguarda direttamente è riprodotta qui a fianco.
E mi sono ricordato anche che tra qualche giorno saranno passati esattamente 40 anni dall'iscrizione al MSI, in anni in cui certi personaggi, che oggi ricoprono cariche importanti, non sarebbero stati ritenuti degni, in nessun partito, nemmeno di fare i segretari di sezione a Monculi di sopra.
Di conseguenza non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di replicare ora a certe banalità.
Lo farò tra qualche giorno rendendo pubbliche, a proposito di posticini, le statistiche sulle presenze alle sedute del consiglio comunale, nella legislatura che volge al termine.
Così si misurerà oggettivamente l'impegno dei vecchi navigati e degli altri. Valuteranno i cittadini.

PS: Scarpitta ha aderito, in piena sintonia con i dirigenti provinciali e regionali, alla coalizione di centrodestra, come a suo tempo il suo partito (La Destra) aveva aderito alle coalizioni di Roberto Cenni e Cristina Attucci al Comune e alla Provincia di Prato.

Il libro della domenica

Disponibile nel circuito pratese, ma non a Seano un libro di rottura rispetto alle credenze diffuse (ad arte) sul problema dei rapporti tra finanza ed economia.
Dalla presentazione editoriale:" L'Italia è sempre più povera a causa di un debito pubblico in continuo aumento che comporta un'elevata pressione fiscale. Il debito pubblico è un'invenzione costruita da politici e banchieri al fine di arricchire gli azionisti privati della Banca Centrale italiana e europea. Euroschiavi svela i segreti e i meccanismi di questo sistema di potere che si è eretto e mantenuto sul fatto di essere ignorato dalla gente, soprattutto dai lavoratori, dai risparmiatori e dai contribuenti, e indica come porre fine legalmente a questo saccheggio. Il libro è di facile comprensione sia per chi si interessa di politica e finanza sia per il lettore non specialista. "

9.3.11

Le ceneri della politica

Ieri era l'ultimo giorno di carnevale; e il martedì grasso ci ha fatto un ultimo scherzo, la presentazione a Carmignano di una nuova lista, civica, per le prossime comunali. Non è colpa mia se avendo come simbolo delle spighe la prima definizione che viene in mente è "lista spigata", stando ovviamente ben attenti alla grafìa e alla pronuncia, soprattutto allorquando ci si riferisce ai suoi "spigati" componenti e promotori.
Finito il carnevale oggi anche a Carmignano restano solo le ceneri della politica; dopo anni di autocastrazione dei partiti, di supina accettazione di nomination dall'alto, di culto suicida della cosiddetta società civile (cioè di coloro che badano solo ai cazzi propri fottendosene della comunità in cui vivono) i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Mentre nessuno si sognerebbe di proclamarsi esperto di legge, medicina o ingegneria senza un adeguato e formale corso di studi, qualsiasi dilettante allo sbaraglio si sente in diritto di pontificare o di candidarsi al governo a qualunque livello.
Riducendo così le elezioni al livello delle nomination di qualsiasi reality.
Occorre ricordare invece che quelli che si vanno a scegliere sono rispettivamente i governanti (la maggioranza) e i controllori (l'opposizione); entrambi dovranno essere capaci, esperti e credibili nei loro ruoli.
Le elezioni non sono il concorso per Miss Banana o Mister Cetriolo; sarà bene ricordarsene al momento del voto, allorquando si tratterà di esprimere la preferenza; inutile lamentarsi dopo, soprattutto della negligenza degli oppositori.

8.3.11

Prima donna

Volge al termine la consueta giornata di retorica veterofemminista, ormai appannaggio di vecchie carampane, completamente ignorate dalle donne di oggi, ben più attente alle questioni reali e urgenti, dal lavoro alla tutela del diritto alla maternità responsabile, passando per la propria sicurezza in città divenute ricettacolo di marmaglie di ogni provenienza.
E così sta passando sotto silenzio la clamorosa notizia che in due sondaggi (il secondo fatto sotto lo spavento dei "buoni" per l'esito del primo) è risultato che se in Francia si votasse oggi per le presidenziali, al primo posto si piazzerebbe Marine Le Pen, figlia del vecchio leone Jean Marie, bestia nera dei cattocomunisti multiculturali di tutta Europa. Marine sarà lunedì a Lampedusa, tra le tremule preoccupazioni di chi non sa fare altro che piagnucolare presso l'Unione Europea ricevendone solo sonori ceffoni.

7.3.11

Tipp tapp

Nelle scorse settimane anche il comune di Carmignano ha firmato un Protocollo d’intesa tra la Giunta regionale della Toscana, la Provincia di Prato e i Comuni della Provincia di Prato per lo sviluppo di un progetto integrato per l’area pratese. Già solo il titolo fa capire che si tratta delle solite chiacchiere.
Ma dopo aver scorso una sequela di banalità e di ovvietà che vi risparmio, apprendiamo con sgomento che alla base di queste scartoffie c'è il giubilo per "...come sia stato raggiunto il principale obiettivo indicato dal protocollo d’intesa del 3 novembre 2006, con la stipula - il 27 luglio 2007 - del Patto per lo sviluppo locale (PASL) di Area metropolitana, i cui contenuti costituiscono un riferimento unitario per l’azione della Regione, degli enti locali e delle parti sociali interessati e come l’esperienza di confronto e di cooperazione istituzionale realizzata sulla base di quel protocollo d’intesa, si è di recente rinnovata con l’approvazione della nuova intesa 2010, volta a confermare l’istituto della Conferenza di Area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia...".
Ovvero un protocollo tira l'altro.
Ma finalmente arriva una decisione concreta, ovvero la costituzione del "Tavolo Istituzionale del Progetto Prato (di seguito T.I.P.P.)".
Qui ci vuole un brindisi, stappiamo una bottiglia, Tipp - Tapp, e beviamoci su, ballando con le stelle,per dimenticare.

6.3.11

Il libro della domenica

Questa volta il libro proposto non è reperibile presso la bilioteca di Seano; ma nel circuito pratese è disponibile alla Lazzeriniana di Prato e a Montemurlo.
Martedì è l'8 di marzo, festa delle donne; ci sarà la solita abbuffata di retorica e di finta antiretorica femminista.
Una buona occasione per uscire dal coro belante del gregge leggere questo libro di un giornalista (di sinistra) del Corriere della Sera, che , un giorno, incontra Edda Ciano e la sente parlare di "femminismo fascista"
L'affermazione della figlia del Duce è la spinta per Ulderico Munzi a scrivere un libro sulle donne soldato degli ultimi seicento giorni di Mussolini. E un lungo viaggio alla ricerca di quelle ragazze che, indossata la divisa, appuntavano il gladio sul bavero della giacca per andare incontro a un destino che sembrava già segnato.
Libro vivamente sconsigliato a conformisti, ignavi e cattocomunisti.

5.3.11

Non saremo afFLItti!

Mi sento decisamente meglio. Sapete, come quando dopo una serie di problemi più o meno seri, arriva una bella notizia. Leggo infatti su La Nazione di oggi che Fli, il partitello in via di autodistruzione fondato e affondato da Gianfranco Fini, ha deciso di correre da solo alle prossime elezioni comunali di Carmignano. Superata l'iniziale tentazione di commentare la faccenda con il semplice e tradizionale "Me ne frego!"voglio aggiungere una brevissima considerazione politica. Da militante missino degli anni '70, quelli duri e difficili, avrei avuto davvero serie difficoltà a trovarmi al fianco i seguaci di chi su quel passato, sul sangue e sui sacrifici di migliaia di giovani, ha costruito la propria fortuna politica per poi rinnegare tutto, passando da uno sproloquio all'altro. Ma che si sono messi in testa i fliniani...

3.3.11

Il cervello al museo

Probabilmente è giunto il momento di conferire il mio cervello ad un museo. In effetti non riesco più a capirci nulla nelle spese per il museo di Artimino che dovrebbe essere pronto (ma che coincidenza!) prima delle prossime elezioni comunali. Una delibera di Giunta comunale del 22 febbraio scorso ci rende noto che si spenderanno (altri?) 86mila euro per l'allestimento museale. Sono davvero curioso di leggere la risposta alla mia interrogazione del 7 febbraio (in cui chiedevo un preciso rendiconto finale dei costi) per capirci qualcosa. E decidere quali cervelli siano da mandare al museo.

2.3.11

La ricreazione è finita.

Ho fatto il primo tagliando di manutenzione.
Adesso sono di nuovo in pista e ho già visto che basta assentarsi qualche giorno perchè gli spendaccioni comunali tornino in azione.
Ne riparliamo tra poco.
La ricreazione è finita, ricominciano le interrogazioni.