21.6.11

Primarie per il Pdl

I dirigenti (o digerenti?) del Pdl sono ancora sotto choc per le batoste delle amministrative e dei referendum; ma naturalmente si guardano bene, ad esempio, dal riflettere sulla nefasta influenza sui risultati delle improvvide esternazioni del loro padrone. Non parliamo di dirglielo in faccia. Esaurito il repertorio di scuse di cui si vergognerebbe il Pierino di Alvaro Vitali , adesso hanno scoperto un nuovo giocattolo: le primarie. Ovvero quella ridicola amerikanata con cui vengono effettuate le nomination dei candidati a cariche elettive locali (isole incluse ma premier ovviamente no). La celebrazione e la consacrazione dell'idea che i cittadini possono occuparsi solo occasionalmente di politica ( e neanche tanto volentieri come fanno i cabrones moderati) con la stessa logica personalistica del televoto. Naturalmente idee semplici ed efficaci per la selezione della classe politica, ma blasfeme, come il ritorno al voto di preferenza, sono subito esorcizzate dal clero berlusconiano sia di rito farsitaliota che exANale. Per non parlare del ritorno alla forma-partito classica con tanto di strutture gerarchiche costruite, e cambiate, a partire dalla base a suon di tesseramenti e congressi. Come si faceva ad esempio nel vecchio cattivissimo fascistissimo MSI dove si discuteva, a volte a seggiolate, ma si faceva politica sul serio e gente che oggi occupa cariche di grande rilevo non sarebbe stata ritenuta idonea nemmeno a fare il segretario della sezione di Monculi di sotto. Ma suvvia non pretendiamo troppo; questi sono ancora all'abc della politica (malgrado fra di essi abbondino i pluriripetenti); giusto quindi che vadano alle primarie; speriamo imparino qualcosa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

PADANIA of corse, che già allora andava forte, come giudicare altrimenti la scelta di preferire i ferraresi ai laziali. Il Capo conosceva bene i suoi conterranei, con buona pace della Polverini e di Alemanno.

Il figlio di uno dei falegnami che realizzarono gli infissi delle case della bonifica pontina.

Anonimo ha detto...

Le primarie qui da noi le fanno sempre gli omini in grigio spesso incappucciati nell'inedito ruolo anche di raccoglitori di sfoghi ovvero italian-psico. Si era occupato di queste faccende anche Mattei ma si era scontrato proprio con gli omini in grigio. Da Gelli sfilavano tutti in bella vista all'Excelsior, il suo allievo è stato più defilato dopo lo show enimont ma non meno efficace. E questa classe politica fra le scoperte sotto le lenzuola e molti dilettanti allo sbaraglio è ancor più malleabile. Troppi peones come venivano chiamati un tempo, se non sfoltiscono le schiere i problemi diventeranno esplosivi. Ci mancherà che chiedano forniture gratis di pillole multicolori e il personal trainer.
Il coalizionista.