4.6.11

Il cielo sopra Arcore

Una leggenda metropolitana diffusa nel mondo dell'advertising racconta di come tanti tanti anni fa un'azienda leader del settore vedeva calare progressivamente le vendite del suo detersivo; nessuna della azioni di comunicazione intraprese sembrava dare risultati. Venne allora convocato un guru americano della pubblicità e gli venne sottoposto il caso; l'esperto prese la scatola del prodotto e sopra il nome scrisse semplicemente "new". Mi è tornata alla mente questa storiella leggendo che Scajola, ex ministro oggetto di ilarità per questioni di rogiti, ha sentenziato che il PDL dovrebbe cambiare nome e logo; nessuna traccia di bazzecole come programma, linea politica e tantomeno tesseramenti e congressi dal basso per scegliere i dirigenti locali e nazionali. A questi problemi aziendali ha peraltro già provveduto il padrone, nominando (ah il vizietto delle nomination) un nuovo direttore generale (pardon segretario politico) cui continuare ad affiancare il triumvirato precedente. Di Angelino Alfano mi è nota una proposta politica: quella di introdurre il reato di negazionismo, questione, come è noto, di cui gli italiani dibattono animatamente ogni giorno, stufi di essere assediati da proposte di lavoro strapagato e a tempo indeterminato nonchè da continue riduzioni di tasse e miglioramento dei servizi. Il vertice c'è, la base no, ma, come dice Renato Zero (nessuna allusione al Q.I. dei dirigenti pidiellini) ...il triangolo no....

1 commento:

Anonimo ha detto...

Della politica nazionale la gente ha idee abbastanza decise, vedi risultati elettorali. Forse qualcuno pensava che "governare gli italiani è tuttora inutile". Dedichiamoci a voli da passerotto anzichè da aquile, controlliamo la nostra piccola realtà che forse si riesce a dare un contributo meno astratto e più comprensibile.
Il coalizionista verde.