22.12.10

Nazimaoisti?

Nei giorni del Solstizio tralascio le vicende carmignanesi in senso stretto ( ma presto ci ritorneremo a proposito di nuove migliaia di euro nel calderone del Piano strutturale) per fare qualche osservazione su una notizia di oggi e sulle inconsuete coincidenze che la accompagnano . Ma andiamo con ordine a partire dal titolo, criptico per molti, del post.
Nel mitico '68 piccoli gruppi della destra extraparlamentare tentarono un ardito e arduo connubio tra il loro corpus dottrinale e le teorie maoiste allora particolarmente in voga e furono per questo definiti nazi-maoisti. Il progetto non ebbe seguito di massa e si esaurì rapidamente.
Mi è tornato in mente quel fenomeno leggendo che in Cina è in corso una forte campagna contro l'utilizzo di parole inglesi nei media, con l'accusa durissima che "...le parole straniere mischiate con quelle cinesi danneggiano gravemente la purezza della lingua..." .
(Accusa il cui background andrebbe meditato dagli ingenui e superficiali cantori dell'integrazione; i quali, riducendo tutto al loro interesse particulare e spicciolo, ignorano la millenaria abilità cinese nel governo, strategico e pragmatico ad un tempo, di fenomeni complessi).
Peraltro quella terminologia ricorda molto l'invettiva che nel Ventennio fascista rese famoso il giornalista Mario Appelius : Dio stramaledica gli inglesi!
Ebbene, proprio Mario Appelius aveva pubblicato nel 1926 un libro reportage sulla Cina , nell'ambito di quell'interesse italiano, incredibilmente profetico, verso il cosiddetto "pericolo giallo".
Coincidenze certo, ma curiose.

Nessun commento: