6.12.09

Cacciato l'Ottobre rosso

C'era una volta la rivoluzione russa, i 10 giorni che sconvolsero il mondo, Lenin e i bolscevichi, Eisenstein e la corazzata Potemkin, i grandi piani quinquennali e il culto dell'Unione Sovietica. A monte la strage della famiglia dello Zar, massacrata dagli eroi della rivoluzione proletaria. Anche in Italia per decenni i comunisti nostrali hanno inneggiato alle conquiste del socialismo reale, allo Sputnik, alla grande patria sovietica, sogno e speranza della classe operaia. Poi vent'anni fa il crollo del muro di Berlino, il crollo dell'impero, i suoi guerrieri ridotti a mendicare pane e lavoro in occidente; e da noi lo sfacelo del vecchio PCI, costretto a cambiare nome e dirigenti come un'azienda di detersivi.
A Prato, città simbolo del cambiamento, trionfa ora lo stile dello Zar; l'ottobre rosso è stato cacciato; resiste solo in periferia qualche scialuppa di naufraghi con la bandiera rossa.

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