7.11.09

Kebabbei

Non passa giorno che qualche esponente locale della sinistra enogastronomica (bianco e rosso in questi casi si mischiano senza controindicazioni) non si riempia la bocca (è proprio il caso di dirlo) con le consuete filastrocche su prodotti-tipici-eccellenze-locali-filiera-corta-territorio-presidio-dop-doc e via masticando.
Ma appena qualcuno comincia ad adottare qualche modesto provvedimento per non trasformare le nostre città in suk ecco che scatta la mobilitazione di bocche e palati in difesa di qualsiasi cosa abbia un sapore esotico in linea con il consueto provincialismo da sinistra snob ed elegante tipo "cosa diranno di noi sui giornali inglesi". Poteva mancare la mobilitazione in favore del kebab che fa tanto apertura multiculturale? Allora come definire i prodi difensori di un prodotto che il "Corriere della Sera" del 29 gennaio scorso definiva "una bomba per la salute"? Suggerirei questa definizione: kebabbei.

Nessun commento: