15.11.09

L'isola che non c'è

E' partita con qualche mugugno la nuova raccolta porta a porta della spazzatura.
C'è stata fretta di partire, dopo anni di totale indifferenza verso il problema rifiuti e soprattutto dopo anni di mancata educazione ambientale (il solito maligno direbbe dopo anni di totale fancazzismo).
E così si è partiti senza aver realizzato un anello indispensabile della catena di raccolta, ovvero la cosiddetta "isola ecologica". La quale, dappertutto, non è altro che un luogo cintato in cui portare, da parte di privati, ma anche di piccole attività, quei materiali (ad esempio piccoli elettrodomestici, inerti edili, rottami metallici, computer ecc...) che non rientrano nel normale ciclo di raccolta e per i quali appare esagerato chiamare l'ASM e aspettare, quando li si può portare subito e direttamente. Un semplice recinto... eh no, troppo semplice.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Spero che le isole ecologiche arrivino presto perchè sono indubbiamente necessarie, comunque, nell'attesa fare un salto al Macrolotto non dovrebbe essere un problema quasi per nessuno...
Andrea