6.2.10

In corteo a Prato

Oggi è stata una bellissima giornata, malgrado un cielo grigio come i personaggi della nomenklatura comunista.
Con un gruppo di giovani carmignanesi ho partecipato al corteo organizzato a Prato per ricordare i Martiri delle foibe e gli esuli giuliano-dalmati. Un corteo di giovani, numeroso, ordinato e silenzioso in cui sventolavano i tricolori e le bandiere di Fiume, dell'Istria e della Dalmazia.
Una risposta, la nostra partecipazione, all'assoluto disinteresse mostrato dalla giunta di Carmignano per il Giorno del Ricordo che, voglio sottolinearlo, è istituito con una legge dello Stato, nè più nè meno di altre ricorrenze.
Ma forse qualche vecchio o nuovo comunista, di quelli sempre pronti a riempirsi la bocca di "accoglienza", paventa il rischio che qualcuno ricordi loro con quali parole l'Unità accolse i profughi istriani e giuliano dalmati "...non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città, non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall'alito di libertà che precedeva o coincideva con l'avanzata degli eserciti liberatori...".
A tutti, ma in particolare all'assessora alle pari opportunità, consiglio vivamente la lettura del "libro della domenica" di domani. Poi rimettiamo in ordine l'album dei ricordi.

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