4.10.10

Giovinezza giovinezza...

A volte il tempo sembra si sia fermato; ti guardi attorno e sei tornato in pieno '68. Ho provato questa sensazione leggendo i commenti, insolitamente numerosi e variegati, al post del 27 settembre.
Vi trionfano l'utopia, il sogno ad occhi aperti, la negazione della realtà, l'individuazione di una classe angelicata, dotata di una missione salvifica rispetto alla marcia società borghese, allora gli operai, oggi i migranti.
Ma non è l'unica somiglianza: anche qui, come allora, il rifiuto ad argomentare sulle idee divergenti, e invece l'attacco diretto a chi se ne fa portatore.
Con toni diversi, ora accorati per la cattiveria del reprobo, ora saccenti verso chi si ostina a non capire le meraviglie del nuovo mondo. Mescolando privato e politica, nelle migliori tradizioni della sinistra.
Del '68 però manca l'ironia anarchica e situazionista; ma dove da decenni regna il palloso bigottismo veterocomunista sarebbe pretendere troppo.

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