13.10.10

Vocazioni in crisi

Sono anni ormai che le vocazioni religiose sono in crisi; colpa del consumismo, della voglia di godersi la vita, della ricerca del piacere. Ma una vocazione restava forte e salda ed anzi tutti (quasi tutti) pensavano fosse destinata a crescere ancora anno dopo anno. Lo promettevano studi e ricerche, piani e progetti, studiosi (de ché?) e assessori. Stiamo ovviamente parlando della vocazione turistica di Carmignano e in generale del Montalbano. Su questa scommessa sono stati investiti soldi (pubblici) ed elaborati piani e strategie.
Poi, qualche giorno fa, un articolo di un quotidiano ci dice che la stagione è stata piuttosto negativa, con una diminuzione del 10-15% di turisti, e che gli operatori sono piuttosto delusi.
Allora, penserà qualcuno, forse è venuto il momento di dare l'altolà ai troppi incompetenti e chiacchieroni che si sono occupati della questione, e, privi di ogni esperienza di marketing, si sono lanciati in deliranti fantasie sui turisti ricchi e colti (oggi spesso un ossimoro) in arrivo.
Qualcuno dovrebbe ricordare che fine hanno fatto i sogni sulla Hollywood de noantri alla Nobel, quando si immaginavano già migliaia di posti di lavoro e magari Nicole Kidman o George Clooney a passeggio a Poggio alla Malva.
Per il rilancio si punta sull'archeologia: la sinistra giurassica non può che puntare sul vecchio.

2 commenti:

Lorenzo ha detto...

Ma come pretendiamo di poter attrarre turisti se andare a Firenze o a Prato con i mezzi pubblici è un'impresa?

Lorenzo ha detto...

Ma come pretendiamo di poter attrarre turisti se andare a Firenze o a Prato con i mezzi pubblici è un'impresa?