1.9.10

Contastorie

E' arrivato settembre, si avverte già aria di elezioni comunali e gli assessori sono in fermento, pieni di idee, e sprizzano attivismo da tutti i pori, sgomitando a più non posso. Prosegue invece a tempo indeterminato, unica attività non precarizzata nell'Italia berlusconiana, il letargo del centrodestra.
Dicevamo dunque della frenesia presenzialista di sindaco ed assessori che non perdono occasione per mettersi in mostra ovunque vi sia la benchè minima concentrazione di pubblico svolazzando agili tra danze del ventre,sagre e premiazioni.
Quale occasione migliore poi della festa per i cinque anni della Biblioteca per dimostrare che la sinistra conserva sempre il monopolio gramsciano sulla cultura!
E così sindaco e assessori si sono inventati il ruolo di narratori in pubblico, come se di favole non ne raccontassero già tutti i giorni.
Naturalmente si sono ben guardati dall'invitare esponenti dell'opposizione a quella che poteva essere una bella festa della cultura senza aggettivi.
Peccato; avrei dato prova di correttezza istituzionale leggendo un brano di qualche autore classico rifuggendo la tentazione di leggere l'elenco delle loro promesse non mantenute.
Pare che la lettura avrà un accompagnamento musicale; suggerisco di scegliere un pezzo adeguato alla loro performance, la Sonata n.8 in Do minore di Beethoven: "Patetica".

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