6.9.10

Ritorna la politica

Premessa numero 1: il tempo è galantuomo; e prima o poi presenta il conto.
Premessa numero 2: due date mi consentono oggi di esprimere tranquillamente alcune valutazioni sulla questione Fini.
Il 20 maggio 1990 ero a Vittorio Veneto quando dopo il disastro elettorale regionale, essendo segretario del MSI Pino Rauti, poche centinaia di dirigenti e militanti si ritrovarono con l'obiettivo di riportare Fini alla segreteria del Partito.
IL 9 novembre 2003 ero a Milano a contestare e a fischiare Fini dopo le sue incredibili dichiarazioni sul male assoluto. Particolare curioso: a scendere dal palco per reprimere la contestazione fu il fidatissimo Ignazio La Russa.
Ecco è lì che si è chiusa, senza se e senza ma, di fronte a quegli sproloqui sul male assoluto, la mia storia di finiano, per aderire poi alla Destra di Storace quando AN venne sciolta nel PDL.
In quelle scelte di Fini si consumò il vero tradimento.
Quanto avviene in queste ore invece ( e lo dico sapendo di far storcere il naso a qualcuno) è una spettacolare nemesi storica.
Qulacuno dovrebbe ricordare alcune cose, in particolare l'ignobile estromissione della Destra dalla coalizione di centrodestra nelle politiche del 2008, voluta da Fini e attuata da Berlusconi.
E ancora la martellante campagna sul "voto utile" che doveva assicurare la stabilità e l'efficienza del governo.
E come dimenticare l'entusiasmo dei vincitori e la loro sicumera nel ritenere che la maggioranza bulgara depurata da Udc e Destra avrebbe cambiato l'Italia.
Ora quel galantuomo del tempo presenta, in forme inconsuete, il conto.
E alle isteriche urla verso il tradimento dell'amico fidato mi viene da dire solo "ben vi sta".
Una meritata lezione per la classe dirigente (ma a chiamarla così mi vien da ridere) di questo centrodestra infeltrito, fatto di proclami a vuoto e di gossip.
Ritorna la politica, per vie inimmaginabili; dilettanti e cialtroni moderati tornatevene a casa!

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