20.5.11

E-lezioni comunali: i risultati

Dulcis in fundo (beh tanto dolci non direi) i risultati. Disastrosi per il centrodestra, stabili per il centrosinistra e non esaltanti per le liste di disturbo. Ma è l'esame delle preferenze espresse che consente di dare una valutazione più precisa. Mentre nella lista di centrodestra solo un terzo circa degli elettori di buona volontà recatisi alle urne ha espresso un voto di preferenza oltre che di lista, più della metà degli elettori di centrosinistra ha accompagnato il voto di lista con la preferenza. Un segnale duplice: da una parte di un maggior radicamento sul territorio, dovuto soprattutto alla gestione del potere (i primi tre nella graduatoria delle preferenze sono assessori uscenti nei settori chiave della costruzione del consenso); dall'altra di una maggiore attenzione e partecipazione al momento elettorale da parte degli elettori di centrosinistra. Partecipazione dovuta anche al coinvolgimento (se più o meno fittizio non importa) nella elaborazione del programma da parte degli amministratori, nonchè alle numerose occasioni di incontro (manifestazioni, inaugurazioni, conferenze e ovviamente finanziamenti) gestite con cura da sindaco e assessori in tutti gli anni del mandato. Insomma una continua, meticolosa esibizione del potere accompagnata da costante attività di pubbliche relazioni, in particolare con i gruppi organizzati dell'associazionismo sociale ed economico. Il tutto sorretto da un preciso disegno politico, sia pure articolato, condiviso al vertice e alla base; al di là delle piccole lamentele di rito, disciolte come neve al sole al momento del voto. Dall'altra parte il nulla partitico e organizzativo e lo schifiltoso disinteresse di parte degli elettori di centrodestra per le questioni che esulano dall'interesse personale: chi era destinato a vincere?
A domani, per qualche altra considerazione.

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