28.5.11

Se cade Milano...

I ballottaggi, secondo fonti ben informate, stanno producendo inaspettati effetti collaterali: in particolare un vertiginoso aumento dei consumi di ansiolitici, antidepressivi e antidiarroici. I consumi hanno toccato nei giorni scorsi punte massime nel sangiaccato di Milano: ad alimentare questa crescita sembra sia soprattutto la schiera di consulenti, spin doctors, portaborse e lacchè vari del centrodestra, tremebondi per le possibili conseguenze di una vittoria del centrosinistra. Ma col trascorrere dei giorni sono in vertiginoso aumento anche a Roma, dove si teme il follow up di un eventuale risultato negativo a Milano sui vari favoriti ( e favorite) beneficiari delle nomination parlamentari e ministeriali, stante anche la consuetudine di scaricare su altri le colpe dei fallimenti (toghe rosse, alleati infidi, candidati "deboli" ecc...). Senza minimamente affrontare (e non sia mai discutere!) le cause di fondo, in particolare i devastanti effetti, sulla formazione di una classe dirigente politica adeguata, del verticismo di marca aziendalista gestito con criteri da basso impero. Naturalmente senza nessuna voce di dissenso, come si conviene laddove non vi è un leader politico ma un padrone.

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