18.5.11

E-lezioni comunali: il contesto

Continuiamo la disamina dei risultati elettorali a Carmignano, inquadrandoli nel contesto più generale dell'intera tornata: mi sembra opportuno cercar di capire se vi è (io credo di sì) l'influenza di un trend nazionale di fondo; perchè Carmignano non è su un altro pianeta. Prima però mi scuso con i "commentatori" se rinvio le risposte ai loro interventi alla fine dei post di questa analisi; probabilmente le risposte saranno già contenute in essi; non solo, ma qualche post potrebbe esserne stato ispirato. Anche se gli amici del PDL si affannano a negarlo il dato di fondo è il pesante ridimensionamento loro e del loro "padrone". Le cause? Ne hanno scritto tutti i giornali e qualcosa si è detto anche nel post di ieri. Ma un elemento sembra completamente trascurato; il cumulo di cariche che contraddistingue troppi esponenti del PDL: incarichi istituzionali, di partito, nei vari consigli di amministrazione. Esemplari i casi di Orbetello e Castiglione della Pescaia; nel secondo non si è stati capaci nemmeno di presentare la lista dopo due mandati da sindaco del parlamentare e candidato alla presidenza della Regione Toscana. Nel primo il ruolo di sindaco di un ministro non deve aver lasciato un gran buon ricordo visto che il centrosinistra è riuscito a conquistare uno dei comuni storicamente di destra della Toscana, nonchè punto di partenza delle crociere di Balbo. Tra l'altro l'occupazione di posti di ogni genere da singoli e relative cordate non favorisce certo la creazione di classi dirigenti interessate a sviluppare la presenza politica sul territorio. Come si è visto anche a Prato. Avevano troppi impegni; non avevano tempo per occuparsi di una quisquiglia come le elezioni di Carmignano. A domani per la terza puntata.

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